A.L.I.CE. MODENA ODV, ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALL’ICTUS CEREBRALE, ADERISCE ALLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA NEL MESE DI APRILE DA A.L.I.CE. ITALIA SULLA PREVENZIONE DELL’ICTUS. SULLA GAZZETTA DI MODENA SONO USCITI QUATTRO INSERTI CURATI DA ALICE MODENA, DEDICATI A VARI ASPETTI DELL’ICTUS CEREBRALE.
NEL SECONDO INSERTO COMPARSO SULLA GAZZETTA DI MODENA GIOVEDÌ 8 APRILE SI È AFFRONTATA L'IMPORTANZA DEL COLESTEROLO COME FATTORE DI RISCHIO.
Un alto contenuto di colesterolo nel sangue è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare (infarto cardiaco), ma è annoverato anche tra i fattori di rischio modificabili per l’ictus ischemico. Tra le cause, una dieta poco sana (caratterizzata da grandi quantità di grassi saturi), la presenza di diabete, la sedentarietà e una storia familiare di elevati valori di colesterolo.
Il colesterolo è una sostanza grassa che circola nel sangue, viene prodotta prevalentemente dal fegato, e solo in minima parte introdotta con l’alimentazione; se si superano i valori standard, diventa un fattore di rischio per ictus e infarto. Si distinguono un “colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”, nomi che si danno rispettivamente alle lipoproteine HDL (High Density Lipoproteins) e alle lipoproteine LDL (Low Density Lipoproteins): in individui sani, il valore di colesterolo totale è considerato corretto se inferiore ai 200 mg/dl. Il colesterolo “buono” (HDL) non deve essere inferiore ai 40 mg/dl; il valore ottimale di colesterolo “cattivo” (LDL), è invece tra i 100 e i 130 mg/dl.
Il colesterolo “cattivo” in eccesso si deposita sulle pareti delle arterie e progressivamente nel corso degli anni causa ispessimenti all’interno del vaso, chiamati placche aterosclerotiche, che riducono il calibro del vaso stesso (”stenosi”), fino anche alla chiusura completa del vaso. Sulle placche si possono formare dei trombi, che potrebbero in seguito migrare, determinando la occlusione di arterie più periferiche. Questo lento accumulo di colesterolo nei vasi è silente, ma può provocare malattie acute come ictus, infarto e trombosi, con conseguenti esiti anche molto gravi. L’Ecocolordoppler TSA (tronchi sovraortici) è in grado di identificare queste placche. Un recente ottimo progetto negli ospedali modenesi vede la collaborazione della Cardiologia e della Chirurgia Vascolare nell’eseguire uno screening della stenosi carotidea in pazienti ricoverati per patologia coronarica. Per individuare l’ipercolesterolemia è sufficiente sottoporsi in maniera periodica a esami del sangue, individuando in questo modo i livelli di colesterolo totale, di colesterolo “cattivo” e “buono”, che possono essere modificati con terapia farmacologica prescritta dal medico, ma anche attuando un cambiamento nel proprio stile di vita: una sana e corretta alimentazione, ad esempio, è in grado di ridurre il colesterolo nel sangue tra il 5 e il 10 mg/dl. L’attività motoria regolare, la sospensione del fumo, il controllo del diabete, della ipertensione e dell’obesità fanno il resto.